RICONOSCIBILITA’ E SOBRIA ELEGANZA
di Filippo Massini
La parola chiave è senza dubbio duttilità, valore insito di questo materiale così plasmabile e antico, con una storia alle spalle altresì importante e di lungo corso.
Inizialmente prodotto come materiale puro, di utilizzo quotidiano (già citato da Omero nell’antica Grecia), l’ottone divenne sempre più protagonista della vicenda territoriale tedesca prima, fiamminga poi, per sviluppare poi una costante e unica produttività italiana, collocatasi più precisamente a Venezia, grazie anche all’influenza orientale data dalla presenza di artigiani saraceni e greci.
L’ottone come ornamento, l’ottone come suggestione, l’ottone che richiama a sé un bisogno di affettività e di calore, più facilmente comunicabile rispetto ad altri metalli. Così come nel corso della storia questo materiale assunse diversi utilizzi e scopi, anche ai giorni nostri si può immaginare e notare un ritorno prepotente, quasi una “mania” compulsiva iniziata con l’introduzione di pochi oggetti e divenuta successivamente un piccolo classico. Questo gradito ritorno è però avvenuto sotto un’altra veste, ovvero quella più contemporanea, sia a livello di applicazioni sia a livello di diversificazione delle finiture. Il classico ha via via lasciato il posto al moderno, poi al contemporaneo, senza mai snaturare l’integrità d’essere del materiale, quella duttilità così piacente e piacevole, fulcro di una rinascita ugualmente avvincente e stimolante.
“Ispirazioni” è lo spazio dedicato da Cromas a spiegare come nascono le idee per le nostre vernici materiche, in questo articolo abbiamo trattato la vernice materica effetto ottone “Shiny Metals” che fa parte delle vernici metalliche.
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